
Parlavo coi dirigenti del Milan dai domiciliari, ho le chat. So tanti segreti”: le parole dell’ultras Luca Lucci.
L’ex leader della Curva Sud rossonera interrogato durante il processo: “Era la curva che riportava a Milanello i giocatori quando facevano tardi in discoteca”
Ho avuto rapporti mentre ero ai domiciliari anche con i dirigenti attuali del Milan e ci sono le chat sul mio telefono”.
È uno dei passaggi, riportati nelle trascrizioni depositate, dell’esame nell’aula bunker di Milano, a porte chiuse, di Luca Lucci, l’ex leader della curva Sud milanista, detto ‘il toro’, uno dei principali imputati nel maxi processo dopo il blitz sulle curve di San Siro per associazione a delinquere.
Come emerso dopo l’udienza del 27 marzo, nell’interrogatorio davanti alla gup Rossana Mongiardo, che proseguirà oggi 15 aprile, rispondendo alle domande del legale Alessandro Diddi, Lucci ha cercato sin dall’inizio di respingere le accuse di essere a capo di un gruppo ultrà che commetteva violenze, tra cui un tentato omicidio, e faceva affari illeciti.
“Il Milan come fa a mettersi parte lesa, perché il Milan sa benissimo di anni di rapporti tra tutto il direttivo e me. Era la curva a fare da security a Milanello.
Era la curva che riportava a Milanello i giocatori quando facevano tardi in discoteca.
Sono tanti i segreti che sa la curva sul Milan”, ha detto Lucci, come si legge nel verbale, dopo che il club rossonero, così come l’Inter e la Lega Serie A, è stato ammesso come parte civile per il riconoscimento degli eventuali danni.
Se alle parole di Lucci si susseguiranno anche dei riscontri oggettivi il Milan potrebbe finire in guai seri.
L’articolo 25 del Codice Figc si intitola “Prevenzione di fatti violenti”, ma più in generale parla dei rapporti fra le tifoserie organizzate e le società di calcio.
Il comma 10, recita esplicitamente: Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società.
Ovviamente gli ultrà non sono “associazioni convenzionate”, quindi ogni contatto con loro è vietato e punito.